INGREDIENTI
– farina
– acqua
– strutto
– lievito di birra
– sale
Lo gnocco fritto è un tipico piatto povero della gastronomia emiliana, una tra le ricette più conosciute e apprezzate, per la sua versatilità… e bontà.
Nonostante la ricetta sia una sola, lo gnocco fritto ha assunto, in Emilia Romagna, nomi diversi a seconda delle varie zone: nella provincia di Bologna si chiama “gnòc frétt”, a Ferrara “Pinzìn”, nella provincia di Parma “torta fritta”, nella provincia di Reggio Emilia e Modena “il gnocco fritto”, mentre nella provincia di Piacenza sono conosciuti come “chisulèn”.
Le origini dell’irresistibile gnocco fritto sembrano provenire dall’antica tradizione culinaria dei Longobardi, che tramandarono la ricetta agli emiliani durante la loro dominazione: i Longobardi usavano molto lo strutto nelle loro pietanze e nelle cotture: per questo la ricetta originale dello gnocco fritto richiede, appunto, la frittura nel grasso di maiale.
PREPARAZIONE
2 min
90°C
Scalda una padella con metà strutto e metà olio per frittura e scaldalo fino a 180°: la combinazione dei due elementi ti darà una frittura asciutta e senza odori.
Apri la busta, prendi la quantità di gnocchi che desideri cuocere e riponi subito la confezione nel congelatore. Attendi un minuto e immergi un gnocco per volta nell’olio e cuoci un minuto per parte finché non saranno belli dorati.
Scola dall’olio su carta assorbente e servili così, caldi e invitanti, accompagnati dai tuoi salumi preferiti.
I CONSIGLI DI OTELLO
Per una frittura tradizionale come si fa in Emilia usa strutto o bifrazionato; i tuoi gnocchi saranno profumatissimi e irresistibilmente dorati!
Potrai servire gli gnocchi anche come aperitivo o antipasto, porzionandoli in losanghe più piccole.