INGREDIENTI
– farina
– acqua
– latte e derivati
– strutto
– lievito di birra
– sale
Le crescentine (da “impasto che cresce”), chiamate ormai nel linguaggio comune “tigelle”, sono delle focaccine tipiche modenesi preparate con un impasto di farina, strutto, lievito di birra, acqua e sale. Un tempo le crescentine venivano cotte in dischi di terracotta chiamati tigelle, di circa 7 cm di diametro, da cui il nome attuale di questo tipico pane Emiliano.
Dopo la lievitazione, l’impasto viene steso e ritagliato con un coppapasta circolare: le tigelle vengono in seguito cotte con il classico ferro per cialde (unto col lardo) o con la tigellatrice di materiale refrattario. Una volta cotte, le tigelle vengono farcite con la tipica “cunza”, un battuto di lardo, rosmarino e aglio, oppure con salumi, formaggi o verdure a piacere.
PREPARAZIONE
4 min
90°C
Preleva le tigelle dal surgelatore, lascia scongelare per 3 ore su un tagliere di legno o marmo, possibilmente infarinato, coperto dalle sue veline (il segreto di Otello per tigelle morbide e perfettamente lievitate!)
Per cuocere le tigelle puoi usare la tigelliera tradizionale emiliana. Non ce l’hai? Nessun problema: usa un tostapane a tostiera. Servi le tigelle ben calde, coperte da un canovaccio.
Un vero piatto conviviale, da condividere con gli amici e farcire come preferisci, con affettati, salse o il tradizionale battuto emiliano di lardo, aglio e rosmarino.
Ti senti peccaminoso? Provale con la crema spalmabile alle nocciole.
Le tigelle di Otello sono ottime anche il giorno dopo, come merenda sana e genuina per il tuo bambino, o come sfizioso aperitivo.